Sostenibilità

Passato inosservato l’appello dei nobel sull’ambiente

Il surriscaldamento del pianeta non interessa i media? 108 nobel non sono bastati a far aprire un dibattito pubblico.

di Barbara Fabiani

Non sono bastati 108 nobel per attirare l?attenzione dei media e della società. I prestigiosi nomi avevano sottoscritto l?11 dicembre un appello per contrastare “Il surriscaldamento del pianeta e un mondo armato”, ma la notizia non sarebbe stata adeguatamente diffusa dagli organi di informazione. A denunciare la sospetta ?autocensura dei media? sono un gruppo di scienziati e ricercatori genovesi tra cui Paola Letardi del Cnr e membro del comitato scienziati e scienziate contro la guerra, Mario Rocca, docente e rappresentante dell’Unione scienziati per il disarmo’, Antonio Bruno, del Forum Ambientalista, e Valerio Gennaro, ricercatore dell’Istituto tumori e membro dell’ Isde (medici per l’ambiente)

Il documento firmato dai nobel si intitola “I prossimi cento anni” , il suo ideatore e’ il chimico canadese John C. Polanyi, premio Nobel nel 1986, che ha raccolto le firme dei colleghi, compresi gli italiani.
Perentoria l?affermazione con cui si apre l?appello: “la minaccia maggiore per la pace mondiale verra’ negli anni a venire non dai comportamenti irrazionali di Stati o individui, ma dalle ‘legittime richieste’ dei diseredati del mondo”.
Il documento ricorda che il surriscaldamento causato dai ricchi verrà pagato nelle sue drammatiche conseguenze ecologiche soprattutto dai paesi poveri, aggiungendo così ingiustizia ad altra ingiustizia.

I quattro scienziati genovesi hanno sottolineano “la necessita’ di un dibattito che esca dai confini del sapere scientifico e coinvolga tutta la società’ politica e civile” e ricordano che nella storia recente alcune situazioni critiche sono state risolte anche grazie a un intervento del mondo scientifico, come ad esempio il famoso appello di Einstein e Russel nel 1955 contro la minaccia nucleare.

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